COSE’ LA RESPIRAZIONE CONSAPEVOLE
“Ciò che impariamo con la mente può essere dimenticato, ciò che impariamo attraverso il corpo rimane per sempre.”
Per aiutare le persone a favorire il cambiamento da loro desiderato e accompagnarle a raggiungere il loro obiettivo di benessere, unisco strumenti di counseling ad approccio cognitivo alla Respirazione Consapevole, un potente strumento trasformativo che lavora sul piano fisico-organico, energetico, psichico-emozionale e coscienziale che affonda le sue origini nell’antica tradizione medico sacerdotale dell’Antico Egitto.
La Respirazione Consapevole consiste in un corpo di tecniche di respirazione che, attraverso l’elasticizzazione della muscolatura respiratoria e la modifica dei propri schemi respiratori automatici, permette all’individuo di rompere i propri schemi di pensiero, sciogliere blocchi emozionali, attivare la presenza e la padronanza di sè, innalzare la propria vitalità e di conseguenza modificare abitudini comportamentali disfunzionali per poter vivere più serenamente con se stessi e con gli altri.
E’ nel corpo e nel respiro che sedimentano le emozioni che non ci permettiamo di vivere, i traumi, le credenze, i conflitti interiori, e tutto questo, quando non viene ascoltato e accolto consapevolmente, si trasforma in blocchi emozionali ed energetici.
Il corpo e il respiro contengono infatti la memoria di tutto ciò che accade nel nostro mondo interiore.
Fare un lavoro respiratorio permette quindi di lavorare su di sè a 360 gradi, portando pulizia, nutrimento, armonia ed equilibrio sul piano organico, energetico, emozionale, mentale e coscienziale, affidandosi all’intelligenza del corpo e del respiro, che arriva là dove la nostra capacità si comprensione non ha accesso.
Solitamente utilizziamo meno del 50% del nostro potenziale respiratorio, riducendo la quantità di aria che fluisce attraverso i nostri polmoni al minimo necessario per la sopravvivenza e limitando i movimenti compiuti dalla cassa toracica, questo sia per una mancanza di educazione all’atto respiratorio sia perché l’essere umano attua la riduzione dell’ampiezza del proprio respiro come meccanismo automatico in risposta al dolore.
Il respiro è infatti un portale di accesso alla nostra interiorità e al nostro sentire più intimo e profondo: più respiriamo e più sentiamo, meno respiriamo e meno sentiamo, non solo le emozioni ma anche le sensazioni fisiche, prova a notare ad esempio come si fa breve e superficiale il tuo respiro quando ti fai male.
Pertanto per evitare di sentire il dolore emotivo riduciamo inconsciamente al minimo l’ampiezza dell’atto respiratorio e questo nel tempo comporta alla creazione di blocchi emotivi, che corrispondono a ristagni energetici, i quali hanno conseguenze negative sul corpo, che inizia a produrre tossine, sui muscoli, che si irrigidiscono, sul cuore, che si appesantisce.
Avere una modalità respiratoria rigida e bloccata influisce inoltre sulla percezione di sè: respirare come una formica ci fa sentire piccoli e inermi di fronte alla vita, mentre espandere e liberare il respiro ci permette di percepirci potenti e capaci di affrontare la vita in tutte le sue sfaccettature.
Le antiche tradizioni di tutto il mondo avevano ben compreso quanto il respiro fosse uno strumento indispensabile per la salute, il benessere su tutti i piani e la crescita evolutiva dell’uomo; la natura ci ha infatti dotati di due polmoni che, se sfruttati nel loro pieno potenziale, ci offrono la possibilità di preservare la nostra salute in modo naturale e di evolvere ed oggi questo sapere non è più solamente retaggio delle antiche tradizioni sapienziali, la scienza sostiene tutto questo attraverso innumerevoli studi.
Ma cosa significa che il respiro può essere uno strumento di evoluzione personale?
Attraverso il respiro abbiamo accesso alla parte di noi che è consapevole dei propri pensieri e delle proprie emozioni, quella parte che ci rende osservatori di noi stessi, padroni dei nostri automatismi disfunzionali e questo ci permette di percepire che dentro di noi c’è un’essenza fatta di pace, amore, bellezza, ordine, silenzio.
Il respiro consapevole apre quindi la porta verso lo spazio quieto e silenzioso che è dentro a ogni essere umano, ed è da questo spazio che abbiamo la possibilità di accedere al nostro potenziale, alle risorse e qualità necessarie per affrontare ogni situazione che la vita ci presenta, risvegliare la nostra coscienza, divenendo consapevoli dei giochi auto sabotanti del nostro ego, che crea sofferenza emotiva attraverso l’attaccamento, l’identificazione e la resistenza a ciò che è.
Ecco che il respiro diventa uno preziosissimo strumento di potenziamento della persona e del suo percorso di crescita, favorendo l’auto-conoscenza, l’accoglienza dei propri stati interiori più difficili da attraversare, l’aumento della vitalità e una conseguente visione più positiva della realtà.